Il principio guida quando si tira, è di non usare muscoli che non sono necessari.
I muscoli devono essere, il più possibile, rilassati durante il tiro e si devono utilizzare solo quelli necessari.
Il braccio è controllato nel movimento, principalmente, da due grandi gruppi muscolari: il bicipite e il tricipite insieme con altri muscoli più piccoli. L’orientazione dell’omero (osso del braccio) attorno alla spalla è controllata da alcuni muscoli molto grandi che circondano l’articolazione della spalla e influiscono sull’orientazione del braccio.
I piccoli muscoli, più profondi, attorno all’articolazione, detta cuffia dei rotatori, influenzano la rotazione del braccio.
Gli arcieri che ruotano la spalla verso la freccia, utilizzano i muscoli della cuffia dei rotatori e sollecitandoli li affaticano in fretta. La spalla dell’arco deve essere posta, in ogni momento, in una posizione neutrale.
Se stiamo in piedi con le braccia lungo i fianchi e semplicemente solleviamo il braccio dell’arco a livello della spalla, con il palmo della mano rivolto a terra senza ruotare il braccio e il gomito, troveremo l’orientazione della spalla.
In particolare percepiremo la posizione dell’omero, per tirare con l’arco senza dover usare i muscoli della cuffia dei rotatori.
Fate attenzione, arcieri, alla posizione delle ossa (ulna e radio) nell’avambraccio!
Quando il palmo della mano è rivolto verso il basso, ciò che vedremo sarà la futura e corretta posizione della mano dell’arco.
Rilassando la spalla dell’arco senza ruotarla, l’orientazione del gomito è di circa 30°, non deve mai essere più di 30°.
La corretta orientazione del gomito è quella del disegno A. Questa orientazione del braccio dell’arco non richiede quasi utilizzo dei muscoli per controllare il gomito e garantisce lo spazio adeguato per la corda.
Se, invece, l’arciere ruota la spalla, l’ulna dell’avambraccio ruota verso la corda e il radio va verso la parte opposta, disegno B, il che porta il gomito dentro la traiettoria della corda e l’arciere nel tentativo di controllarlo eserciterà un carico eccessivo.
La spalla sottoposta a un carico eccessivo richiederà un sovra utilizzo dei muscoli, in particolare della cuffia dei rotatori, vanificando “il principio-guida” che ha aperto questo post.
Mantenendo la spalla dell’arco in posizione naturale l’arciere si accorgerà di quanto sia facile muovere l’articolazione della spalla verso la freccia (non ruotare) a trazione completa.
Idealmente, dovremmo avere l’articolazione della spalla posta il più vicino possibile alla freccia senza creare problemi d’interferenza con l’avambraccio e minimizzando, in tal modo, il numero dei muscoli impiegati.
Arcieri, non abbiamo finito! Nel prossimo post parleremo della mano.
Continuate a seguirci!
Buone frecce al centro a tutti!
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Tratto da “Archery Australia – Bow Hand”
In copertina: rjclockmaker
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